Guida introduttiva facile e veloce sulla storia dei Labubu, sul perché piacciono così tanto, su quel tipo di brutto che… sì, insomma, quel brutto che piace anche detto ugly-chic (che va bene per i Labubu, ma non per quel toporagno con cui ti sei messa, cara Simona)

Davvero sono una moda recente?

No, in realtà non lo sono affatto. Tra la fine degli ’90 e l’inizio degli anni duemila, esplodevano nel mercato due cose, Winnie The Pooh e i Peek-a-Pooh, che non erano nient’altro che delle minifigures dell’orsetto assonnato desideroso di miele. La particolarità di questi charms era che esistevano in due dimensioni: una più piccola, per essere attaccata al telefono, e una più grande con cui addobbare la propria borsa.

questi erano decisamente più carini, ne avrò a casa ancora una ventina

Vi ricordano qualcosa? L’esplosione, dei Sonny Angels prima e dei Labubu poi, ha riportato in auge quella moda massimalista dei primi anni duemila, che s’impone a denti stretti contro il dilagante mondo dell’estetica clean e minimal.

Sì, ma… da dove sono usciti questi Labubu?

Siamo ad Hong-Kong nel 2015 quando l’artista hongkonghese Kasing Lung, lasciandosi ispirare dal folklore e dalle fiabe del Nordeuropa crea l’universo narrativo The Monsters. In questo spazio fiabesco e stravagante, il protagonista è proprio Labubu, un mostriciattolo peloso super colorato, con le orecchie da folletto, gli occhi giganti e curiosi, i denti appuntiti, così come le zampette. 

La tribù dei Labubu ha anche un capo (sì, anche nel loro mondo elfico e fatato ci sono le gerachie, state sereni) di nome Zimomo, che ha, essenzialmente, le stesse caratteristiche dei Labubu, si contraddistingue però per l’imponenza: misura infatti circa sessanta cm! 

E a differenza dei suoi simili, nessuno ha pensato di attacarselo alla borsa (e menomale…).

labubu, zimomo e tutti gli altri monsters felici e contenti

Perché piacciono così tanto?

I Labubu appartengono a quella categoria estetica che nella moda viene chiamata ugly-chic. L’ugly-chic si contrappone alle regole del convenzionalmente bello, di ciò che è fine o di classe, e trasforma oggetti e capi che notoriamente sono definiti brutti, in stravaganti, quasi ricercati e cool, se visti sotto certi aspetti.

La forza dei Labubu è stata questa, l’imporsi in un mercato saturo di “cose belle”, in un mercato in cui l’estetica del lusso e della raffinatezza stavano diventando la regola, in cui le linee armoniose e pulite dei più conosciuti brand di lusso erano diventate la maggiore ispirazione anche per le grandi catene, come Zara, Mango e compagnia bella.

Quindi, i Labubu piacciono solo perché sono brutti? Probabilmente questo era il motivo iniziale, ma adesso piacciono a tutti solo perché sono stati apprezzati, specie all’inizio, dalle persone giuste come Rihanna, Dua Lipa e Lisa (sì, la strafiga bionda delle Blackpink).

vedendo questi outfit forse la cosa peggiore non sono i labubu... (SCHERZO)

E io dove posso trovarne uno?

Un altro punto di forza dei Labubu è quello dell’essere, per quanto di moda e super diffusi, anche molto difficili da trovare. In Italia, a parte i resell ipercostosi, è solo Pop Mart a vendere gli originali, ma per l’eccessiva richiesta, molto spesso sono sold out, dunque che si fa? C’è chi li acquista sul mercato pezzot… parallelo, aggiudicandosi il cosiddetto lafufu, o c’è chi arriva a spendere addirittura centinaia di euro pur di averne uno (le persone, povere ingenue vittime di marketing e capitalismo).

Ma questo non è nient’altro che quello che Hermès prova a spiegare da anni: più sarà difficile da ottenere, più persone lo vorranno e saranno disposte a spendere.

Quindi sono solo queste le ragioni per cui li desideriamo?

No, non solo, attorno ai Labubu e a tutte le minifugers simili, il desiderio viene accresciuto anche dal fatto che questi siano venduti all’interno delle blind box. Le blind box, nome abbastanza evocativo, sono delle scatole chiuse che non rivelano assolutamente nulla sul Labubu – o simile –, che si sta acquistando: quando lo si scarta si ha una sorpresa.

un po' come quando penso di comprare una scatola di gratta e vinci su amazon per vincere un milione...

Il non poter scegliere il proprio preferito, venendo tutto, difatti, affidato al caso, accresce nel consumatore il desiderio di continuare ad acquistare finché non riuscirà a trovare quello che rientra più nei suoi gusti. Un’altra grande giocata è la presenza del “secret”, un Labubu speciale davvero raro da trovare. Quindi la gente cosa fa? Invece di limitarsi a comprarne uno solo alla volta, per tentare la fortuna, finisce con il comprare l’intero set composto da sei scatole, in cui viene però garantito che non troverà alcun doppione (e nella maggior parte dei casi neanche il secret…).

Ma quanto durerà ancora questa Labubu-mania?

Sicuramente l’ugly-chic è qualcosa che nella moda funziona da sempre. Miuccia Prada, tra i tanti, ne è pioniera, ma quello dei Labubu non sarà un mercato forte ancora per molto. Come tutte le mode che esplodono da un momento all’altro, non hanno la base per rimanere fissi nel mercato. Scompariranno, un po’ come hanno fatto i Peek-a-Pooh, e saranno solo i collezionisti a continuare a comprarli.

noooooo ooo ooo oo.. Ma Alessia, non ti accorgi che quel labubu è più grande della tua mini kelly?

Quindi, per tutti quelli che li trovano orribili, adesso che vi ho rassicurati sul fatto che non avevano alcuna pretesa di essere belli, state tranquilli: tra qualche mese non vedrete più né quella meravigliosa Birkin di Hermés, né quella impeccabile Baguette di Fendi impreziosite da quel mostriciattolo con gli occhi spiritati e il sorriso sbilenco che vi guarda strano.

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