Se hai mai visto un telegiorn… Seh, figuriamoci se l’hai visto. Se hai mai visto un post su Instagram riguardante un arresto, avrai notato che le manette sono sempre nascoste o addirittura assenti. Perché?
Enzo Tortora vs Matteo Messina Denaro
Le due immagini di seguito ti danno un’idea del dilemma di oggi: com’è possibile che al povero Enzo Tortora – tra i più grandi conduttori della TV di allora – misero le manette e a Matteo Messina Denaro, Il Latitante, no?
Prima di addentrarci nel merito della questione voglio fare una precisazione per evitare che tu possa pensare che io sia stupido: è vero, tra i due arresti ci passano 40 anni, 1983 il conduttore e 2023 il mafioso. E, quindi, altri tempi, altre visioni, altro codice di procedura penale… Insomma, un altro mondo.
Torniamo alla questione: perché a Tortora sì e a Messina Denaro no?

Un passo in avanti (forse)
Rispetto ad altri Paesi dove non c’è alcun problema a riprendere le manette, in Italia dal ‘92 abbiamo fatto, sotto questo punto di vista, un notevole passo in avanti.
Perché nel 1992, guarda caso, succedono due cose che in questa sede rilevano tantissimo: scoppia la bomba Mani Pulite e viene approvata la l. 492, il cui art. 2, co. 5 dice:
Nelle traduzioni individuali l’uso delle manette ai polsi è obbligatorio quando lo richiedono la pericolosità del soggetto o il pericolo di fuga o circostanze di ambiente che rendono difficile la traduzione. In tutti gli altri casi l’uso delle manette ai polsi o di qualsiasi altro mezzo di coercizione fisica è vietato.
Hai capito cosa voglio dirti, no?

Profili giuridici
Benvenuto nella parte più accademica, ma ti prometto di essere sintetico.
Partiamo dal codice di procedura penale e parliamo dell’art. 114, comma 6-bis (introdotto con la l. 479/1999):
È vietata la pubblicazione dell’immagine di persona privata della libertà personale ripresa mentre la stessa si trova sottoposta all’uso di manette ai polsi ovvero ad altro mezzo di coercizione fisica, salvo che la persona vi consenta
Poteva mai mancare lo zampino dell’Unione europea, sempre attenta a cose piccole come le manette e poco alle cose grandi come, che ne so, una guerra?!
Recepita dal nostro Paese con la classica calma che ci contraddistingue nel 2021, la Direttiva 2016/343 al paragrafo 20 ci dice che:
Le autorità competenti dovrebbero astenersi dal presentare gli indagati o imputati come colpevoli, in tribunale o in pubblico, attraverso il ricorso a misure di coercizione fisica, quali manette, gabbie di vetro o di altro tipo e ferri alle gambe, a meno che il ricorso a tali misure sia necessario […]
Poi ovviamente, non sempre le leggi vengono rispettate pedissequamente, soprattutto quelle dell’Unione Europea che a volte non sono direttamente applicabili nei singoli Stati membri. Ma di questo ne parleremo in un’altra puntata.

In ultimo ti segnalo, l’art. 8 del Codice deontologico dei giornalisti del 1998 (sostituito proprio nel 2025):
Salvo rilevanti motivi di interesse pubblico o comprovati fini di giustizia e di polizia, il giornalista non riprende né produce immagini e foto di persone in stato di detenzione senza il consenso dell’interessato.
Più in generale, sintetizzo ma puoi approfondire cliccando qui, lo Stato italiano negli anni ha intrapreso un percorso di limitazione dell’uso delle manette e degli altri mezzi di coercizione ai casi in cui è strettamente necessario. Avrei potuto scrivere semplicemente extrema ratio ma poi dicono che sono troppo accademico.
Cosa c'è sotto?
Neanche a dirlo: tutela della presunzione d’innocenza e della dignità personale.
Scontato? Magari dal punto di vista della tecnica, della validità… ma dal punto di vista sociale questo segna decisamente un punto che vale la pena ribadire.
Come ti sentiresti se ti ammanettassero e i social fossero pieni di foto di te – innocente – in manette? Siamo seri, le manette non sono uno scherzo, non sono una cosa da poco.
E che ti piaccia o meno questo vale sia per gli innocenti sia per i pluricondannati per i reati più atroci: alla fine, siamo tutti esseri umani.

Conclusione
A questo punto dovresti aver trovato le risposte a tutti gli interrogativi che ti ho fatto. Enzo Tortora ha pagato sulla propria pelle le conseguenze di un sistema non ancora moderno, ancora poco attento ai diritti fondamentali.
Per quanto riguarda poi le manette, se non le vedi non è perché gli agenti hanno perso il senno: semplicemente non c’erano gli estremi per utilizzarle.
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Ho 24 anni e studio giurisprudenza. Mi piacciono la filosofia del diritto, la politica e la pizza würstel e patatine. Ah sì, mi piace anche scrivere.
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