L’autunno è tornato, portandosi dietro pioggia, malinconia e città allagate. Io, per non farmi mancare nulla, sto scrivendo questo articolo nel luogo più triste del mondo: un’aula studio universitaria, con Caserta sott’acqua. Mi basterebbero una camomilla e una coperta per completare il quadretto. Fortuna che a tirarmi su ci pensano gli Ig Nobel o, come vengono chiamati qui da noi, gli Ignobel… un nome che già da solo fa ridere e promette esattamente ciò che immagini.

Ma cosa sono?
Come ti dicevo, caro mio, gli Ignobel sono esattamente ciò che immagini: la parodia dei Nobel veri e propri. Nati nel 1991, premiano ogni anno le ricerche più improbabili e per improbabili intendo proprio improbabili. Un esempio? Qualche tempo fa è stato premiato uno studio che dimostrava come gli struzzi si eccitassero in presenza degli esseri umani. Morale: non sei brutto, devi solo trovare lo struzzo giusto. Ora, magari penserai che sia una trovata da influencer annoiato in cerca di visualizzazioni… e invece no. A finanziare il tutto è Annals of Improbable Research (AIR), una rivista scientifico-umoristica che vive di genio e follia in egual misura. E la cerimonia di premiazione? Si svolge nientemeno che al Sanders Theatre di Harvard. Come direbbe il figlio di Gianni Morandi: mica pizzi e fichi.

A cosa servono?
A questo punto potreste pensare che servano solo a far ridere, un po’ come i Darwin Awards… e invece no. Gli Ignobel hanno un obiettivo molto più nobile: avvicinare i giovani alla scienza, un po’ come facciamo noi su CollaCultura. Possibile sponsor ufficiale nel 2026? Chissà.
I vincitori non portano a casa premi in denaro, ma solo tanta gloria e, dettaglio non da poco, un paio di lezioni da tenere al MIT. Negli Stati Uniti e in Inghilterra la cerimonia è un evento seguitissimo, in Italia invece… ci pensiamo noi di CollaCultura a raccontarvela.
Premiazioni 2025
Dopo questa mega-panoramica sul perché valga la pena seguire gli IgNobel, è arrivato il momento di dare un’occhiata ai protagonisti dell’edizione di quest’anno. Spoiler: tra i vincitori ci sono anche degli italiani!
Cercherò di lasciarvi, per ogni premio, un link di approfondimento: così potrete godervi anche i dettagli più assurdi.

Primi 5
- Partiamo dal premio per la Psicologia, vinto da Zajenkowski e Gignac. La loro brillante idea? Indagare su cosa succede quando dici ai narcisisti che sono intelligenti. Un po’ come chiedere a chi è affamato se vuole un po’ di pizza. Geniale nella sua follia, e soprattutto… meritevole di un IgNobel.
- Passiamo al premio per la Letteratura, che quest’anno se l’è aggiudicato un certo Bean. Cosa ha fatto di tanto “letterario”? Ha avuto la pazienza (e lo stomaco) di misurare la crescita delle proprie unghie… per 35 anni consecutivi. Trenta-cinque. Lo immagino adesso intento a grattarsi l’orecchio con un’unghia cortissima, pronto ad aggiornare il suo database personale. A questo punto mi chiedo: dovrei iniziare ad annotare la crescita della mia unghia incarnita? Magari tra qualche decennio mi porto a casa un IgNobel anch’io.
- E siamo solo al terzo: il premio per la Chimica. Tre scienziati dai nomi impronunciabili hanno pensato bene di verificare se mangiare… teflon (!) possa essere un modo per aumentare il volume del cibo e quindi la sensazione di sazietà. Tutto normale, se non fosse per il piccolo dettaglio che il teflon è una plastica. Forse sì, ti senti più pieno… ma magari insieme alla sazietà crescono anche i tumori. Direi che la dieta Teflon non farà concorrenza alla chetogenica.
- Quarto premio, categoria Ingegneria. Muttal e Kumar hanno deciso di studiare come le scarpe maleodoranti influenzino l’esperienza d’uso di una scarpiera. Risultato? Più i tuoi piedi puzzano, meglio la scarpiera sembra “funzionare”. Forse è proprio per questo che la mia scarpiera Ikea in truciolato resiste gloriosamente da dieci anni.
- Quinto premio, categoria Fisica, ed ecco i nostri italiani! Altro che acceleratori di particelle: loro hanno creato un modello fisico-matematico per cucinare la cacio e pepe perfetta. In particolare, hanno trovato il metodo ideale per evitare i temuti grumi durante la mantecatura. Io queste applicazioni della matematica le adoro: quasi quasi mi metto a scrivere un paper sulla carbonara perfetta. Certo, potrebbe anche essere solo una scusa per mangiarne cinquanta versioni senza essere giudicato male…

Ultimi 5
Ecco gli altri cinque premi, riassunti velocemente:
- Premio per l’Aviazione: assegnato a chi ha studiato l’effetto dell’alcol sulla capacità di volo dei pipistrelli. Sì, avete letto bene.
- Premio per la Pace: dimostra che bere alcol può aiutarti a parlare meglio le lingue straniere. Perfetto, ora parto per l’Inghilterra con tanto whiskey in valigia.
- Premio per la Biologia: un genio si è chiesto se dipingere le mucche come zebre possa proteggerle dalle punture delle mosche. Soluzione salva-mucche inclusa.
- Premio per la Pediatria: ha studiato le reazioni di un neonato quando viene allattato da una mamma che ha appena mangiato aglio. Un po’ come quando la tua ragazza ti manda via senza preavviso.
- Premio per l’Alimentazione: e infine, la lucertola che sceglie come e cosa mangiare… pizza inclusa.
Conclusioni
In realtà, nessuna grande conclusione. Dovete solo sapere che metterò tutto me stesso per diventare sponsor degli IgNobel l’anno prossimo. Ciaooo!
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Ciao, mi chiamo Massimo... da grande vorrei essere un matematico. Ora mi diverto semplicemente a tartassarti di notizie prendendo spunto dai miei studi. Nel tempo libero bevo succhi a pera!
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